·
"Stiamo parlando di diritti in una società pluralistica, di diritti che uno stato laico deve promuovere e proteggere.
Se stiamo parlando di questo, allora un po' più di coraggio e un po' meno di profumo di sacrestia."
Nichi Vendola
Propongo una riflessione sulla democrazia.
L'approvazione della legge sulle unioni gay è ormai prossima; la stepchild adoption è considerata quasi un minimo sindacale da politici come Vendola, che invocano democrazia e lo Stato democratico come l'entità che deve tutelare e promuovere i diritti o presunti tali delle minoranze.
La democrazia è lo strumento, la forma che un popolo si dà per governarsi.
NON è il fine della società, ma lo strumento che la società sceglie per regolare le relazioni.
Ne consegue che la democrazia non è di per sè in grado di proporre valori che facciamo conservare e progredire la società.
Mi sembra che la nostra società in questo momento storico non stia proponendo valori di progresso, né civile, né sociale, né demografico.
Una società omosessualizzata va verso l' ESTINZIONE.
NON è il fine della società, ma lo strumento che la società sceglie per regolare le relazioni.
Ne consegue che la democrazia non è di per sè in grado di proporre valori che facciamo conservare e progredire la società.
Mi sembra che la nostra società in questo momento storico non stia proponendo valori di progresso, né civile, né sociale, né demografico.
Una società omosessualizzata va verso l' ESTINZIONE.
Il tasso di natalità dei Paesi occidentali è molto al di sotto del famoso 2,11 figli per coppia necessario a mantenere la popolazione, non ad accrescerla.
Ma l'attenzione dei nostri politici, anziché sulla promozione di nuclei famigliari stabili e prolifici, è orientata a tutelare e promuovere forme di convivenza sociale che non hanno alcuna possibilità procreativa ed evolutiva, il tutto mascherato dalla difesa della democrazia ed evoluzione sociale.
Siamo al paradosso: le richieste delle minoranze vengono assunte a paradigma per la formulazione di leggi, si prova a far tacere le coscienze creando norme che tutelino deviazioni, come se una legge fosse una sanatoria per le coscienze.
Pensando di tutelare la libertà delle minoranze, negli anni sono state approvate leggi immorali, con la complicità di chi avrebbe dovuto e potuto dire che NON E' GIUSTO (magari dicendo: "io non sono d'accordo, ma non vedo perché togliere questa possibilità ad altri...").
Ad esempio, sono nate leggi che tutelano omicidi in massa di bambini che nemmeno possono difendersi.
E pochissimi hanno il coraggio di dire che l'aborto è un omicidio, non è politically correct.
Quello che voglio dire è che se anche c'è una legge che lo permette, non è detto che ciò sia giusto.
Facciamoci pure scaldare il cuore dalla foto riportata nel post, ma la sostanza non cambia.
La nostra società è a bordo di un Freccia Rossa chiamato democrazia (tranne l'Italia, che è a bordo di una Littorina), che sta andando a schiantarsi contro ad un muro.
Allora voglio scendere da questo treno.
Non invoco dittature o totalitarismi, ma se siamo in democrazia chiediamo almeno che i capitreno abbiano a cuore i passeggeri, prima che il treno si schianti.