Resoconto del viaggio a Pekanbaru, provincia di Riau, isola di Sumatra, Indonesia.
Dicembre 2019
Nel dicembre 2019 mi sono recato in visita da un cliente nella regione di Riau, nell'isola di Sumatra.
Sono arrivato all'aeroporto di Pekanbaru, con un volo della Batik Air, provenendo da Jakarta.
L'aeroporto, piccolo ma non minuscolo, è l'unico della regione, ed ha voli giornalieri di collegamento con la capitale Jakarta, situata 1000 km a sud, sull'isola di Giava, e con Singapore, che dista meno di 300 chilometri ed è più o meno alla stessa latitudine.
Da bambino avevo visto la serie TV "Sandokan", di conseguenza immaginavo questi posti in modo romantico come i luoghi di Sandokan (anche se in realtà Sandokan era il "pirata della Malesia", non dell'Indonesia, ma poco cambia...).
La sigla diceva: "giallo è il sole, la forza mi dà"...
Bene! ... NON HO VISTO IL SOLE PER UNA SETTIMANA !!!
Infatti ho viaggiato nella stagione dei monsoni, e come potete vedere nel video, ho incontrato piogge torrenziali, che trasformavano il terreno in paludi e rendevano difficile muoversi, guidare, uscire, fare qualunque cosa.
Penserete: "pioveva, almeno era fresco".
Al contrario, il problema era il caldo afoso, mediamente 28°-30°, con una umidità al 100%.
Immaginate di entrare in una sauna, anzi un bagno turco, non appena si esce dalla hall climatizzata dell'hotel...
Insopportabile.
Questa umidità ha naturalmente generato una natura rigogliosa, dove la giungla ha preso il sopravvento sull'uomo.
Foreste infinite di palme (alcune piantate dall'uomo, lo si riconosce dalla regolarità della distanza delle piante) si alternano a zone incontaminate, dove il folto sottobosco rende la foresta impenetrabile.
Dopo il clima, diamo un'occhiata al menu...
Il ristorante dell'hotel aveva un'ampia varietà di piatti indonesiani, quasi tutti a base di POLLO e RISO.
Cambiava il tipo di spezia, il tipo di cottura e di contorno, ma di fondo era sempre "POLLO & RISO", ma per cambiare anche "RISO & POLLO".
Dopo una settimana di bagno turco in azienda e riso-pollo/pollo-riso al ristorante, sono rientrato alla base.
Al ritorno abbiamo percorso un centinaio di km per tornare a Pekanbaru, attraversando piccoli villaggi polverosi, con case semplici e bimbi che uscivano da scuola con i loro zainetti, un po' come da noi, con la differenza che le loro scuole si trovano nel bosco.
Siamo stati incolonnati a camion carichi di tronchi di alberi, difficili da superare a causa del traffico (nella giungla!) e delle strade strette.
All'aeroporto di Pekanbaru utilizzano un metodo "analogico" per gli imbarchi, con delle palette sollevate dal personale di terra...
In definitiva, è stato un viaggio lontano dalle solite mete turistiche, in una terra dura e molto diversa dall'occidente.
L'aspetto più affascinante è stato proprio il contatto con la quotidianità di una cultura diversa, che quindi è risultata più vera e diretta...
Pekanbaru
Proviancia di Riau
Isola di Sumatra, Indonesia
(C) 2020 testo, foto e video by Massimo Caliari