"Sound of Freedom" (in Italiano distribuito con il titolo "Il canto della libertà") è un film del 2018, arrivato nelle sale per la prima volta nel luglio 2023 in USA, e finalmente proiettato in Italia da Febbraio 2024 grazie alla distribuzione della Dominus Production di Firenze, che si definisce "una casa di produzione e distribuzione cinematografica, casa editrice e discografica, con la missione di diffondere prodotti di alto valore artistico e culturale, con un profondo contenuto educativo e sociale".
1. Il film
Il film, ad opera del regista messicano Alejandro Monteverde, tratta un tema molto scomodo e spinoso: la pedofilia ed il traffico di minori.
Lo fa con un rispetto ed una delicatezza notevoli: non indugia in scene esplicite o crude, non desidera alimentare la leva morbosa del voyeurismo o delle immagini scabrose, ma anzi punta al cuore del problema, che cioè "i figli di Dio non sono in vendita".
L'attore principale è Jim Caviezel, conosciuto per l'interpretazione di Gesù nel film di Mel Gibson "La Passione di Cristo", ed ha la capacità di trasporre nel personaggio la profondità ed il tormento di chi lotta contro profonde sofferenze.
E' la storia vera del poliziotto americano Tim Ballard, attivo in un nucleo di investigazione per i reati contro i minori, il cui lavoro è trovare ed arrestare i pedofili e i trafficanti di bambini ed immagini pedopornografiche.
Dopo aver salvato un bimbo centroamericano, simulando di essere un pedofilo per incastrare un trafficante di bambini, viene coinvolto nel disperato tentativo di ritrovare e salvare la sorellina del bimbo, anche lei rapita e venduta (ma lei nella profonda foresta amazzonica della Colombia).
Il film diventa quasi un action-movie, molto coinvolgente nell'azione e nel pathos generato dall'argomento di fondo, la tratta dei bambini.
E' molto profonda e sofferta l'esperienza raccontata da Jim Caviezel nella seguente intervista insieme al vero Tim Ballard: la pedofilia è come un vortice proiettato sull'abisso, e combatterla significa sporgersi e guardare nell'abisso.
2. La distribuzione
La distribuzione del film è stata bloccata per 5 anni, e quando finalmente è stato distribuito negli USA nel luglio 2023, è diventato il film indipendente di maggior successo dai tempi del coreano Parasite (2019).
Perché la distribuzione è stata così rallentata? Sicuramente per lungaggini contrattuali e burocratiche: il distributore originario, 20th Century Fox, è stato assorbito da Disney e la pellicola si è trovata in stallo.
Inoltre, il fatto che sia un film "scomodo" non l'ha di certo aiutato.
Ma una volta arrivato nelle sale, l'effetto è stato dirompente nonostante la diffusione sia avvenuta prevalentemente attraverso il passaparola, non con martellanti campagne pubblicitarie.
Il film è arrivato nelle sale italiane a febbraio 2024: ecco l'intervista di TGCOM a Federica Picchi Roncali, CEO della Dominus Production, la società che distribuisce "Sound Of Freedom" in Italia.
Anche il successo al botteghino italiano, tutto basato sul passaparola, è stato entusiasmante:
(dati del box office del 19/2/24, giorno di lancio del film nei cinema italiani)
3. Complottismo
Questo film non può piacere a intellettuali e politici radical chic, perché denuncia l'orrore del commercio di bambini, così caro ad una certa ideologia di riferimento nel mondo dem.
Infatti, nel 2023 sulla stampa è partita la classica levata di scudi che definisce il film "complottista", "legato a QAnon", ecc. ecc.
Ecco alcuni screenshot reperiti sul web:
Da diversi anni si assiste al tentativo silente di introdurre una sorta di tolleranza e di accettazione in ogni orientamento sessuale, inclusa la pedofilia, che secondo alcuni verrebbe addirittura vista come un genere sessuale nell'ambito della visione LGBTQIA+ della società.
La strada della destrutturazione dell'individuo è tracciata: si proseguirà con questa deriva dell'aggiunta di lettere, ma l'ultima sarà una P.
I fatti di cronaca degli ultimi mesi, nonostante i maldestri tentativi di insabbiamento, sono davanti a tutti. Anzi, sono davanti a coloro che li vogliono vedere.
Mi riferisco esplicitamente alla famosa "lista di Epstein", lo scandalo sessuale che coinvolge l'elite politica finanziaria e culturale degli Stati Uniti, con i festini a luci rosse e pedofilia organizzati dal magnate Epstein sulla propria isola privata.
(Opsss, Epstein si è suicidato in carcere nel 2019, come nelle migliori serie TV !).
Ma in tutto questo non c'è complottismo, mentre secondo la cultura mainstream nel film "Sound Of Freedom" ce n'è a iosa.
Attraverso questa visione dell'uomo, dove conta solo l' io ed il soddisfacimento di ogni bisogno anzi capriccio, si è imboccata una strada senza ritorno verso una nuova visione antropologica dell'uomo, puramente edonista e destrutturata.
Di questo passo tutto diventa lecito: la linea di demarcazione tra ciò che si può e non si può fare è il il proprio desiderio (che si pretende diventare un diritto), non una morale comune e condivisa. Pratiche disumane come l'aborto o l'utero in affitto (o maternità surrogata) sono ormai sdoganate, nel nome di una libertà di scelta che di libero non ha proprio niente.
Manca poco e l'orrore della pedofilia sarà sdoganato, prima come demolizione di un tabù, poi come un diritto.
Esagero? Non direi, ecco cosa appare sui nostri quotidiani, ad esempio il Corriere della Sera.
4. Andate al cinema e giudicate voi stessi
In realtà, andate al cinema a vedere con i vostri occhi: in questo film, di complottista non c'è proprio nulla.
Anzi, c'è il desiderio di portare alla luce un problema gravissimo, una piaga, che colpisce milioni di bambini in tutto il mondo.
Basta nascondere la polvere sotto il tappeto: la nostra consapevolezza può salvare milioni di esseri umani.
Sono profondamente grato alla Dominus Production ed a Federica Picchi Roncali per aver avuto il coraggio di portare in Italia questo piccolo capolavoro, che va alle radici dell'animo umano:
"I Figli di Dio non sono in vendita" (Tim Ballard)
Link al sito ufficiale: https://www.ilcantodellaliberta.it/