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L' #ippodromo di #Costantinopoli,

il richiamo della #Storia

· Europa,Turchia,Istanbul,Archeologia

Istanbul, oggi.

Visitando la zona di Sultanahmet, accanto alla famosa Moschea Blu si trova una piazza molto ampia, lunga circa 500 m.

Al centro della piazza sorgono tre monumenti molto particolari, allineati per la lunghezza della piazza: un obelisco egizio, una colonna tortile serpentina di bronzo ed un obelisco in muratura.

La piazza di Sultan Ahmet, che segue la topografia dell'antico ippodromo. Al centro gli elementi della "spina"

Questi monumenti, sono le ultime vestigia dell'ippodromo di Costantinopoli, che sorgeva in corrispondenza di questa piazza.

Si tratta degli elementi che componevano la "spina" dello stadio, cioè il muro di separazione al centro dello stadio.

La costruzione dello stadio venne iniziata sotto l'imperatore Settimio Severo nel II secolo, per essere completata monumentalmente da Costantino.

Questo luogo storico fu uno snodo fondamentale per la vita della città per oltre mille secoli: fu teatro dei trionfi degli imperatori, ma anche di rivolte sanguinose, come la rivolta di Nika del 532.

Qui nell'ippodromo si erano rifugiati i rivoltosi delle due fazioni sportive dei Verdi e degli Azzurri, unitesi per l'occasione nella sommossa contro l'imperatore Giustiniano I.

Dopo che la città era stata messa a ferro e fuoco per alcuni giorni, l'imperatore riuscì ad assediare i rivoltosi nello stadio, per poi farli sterminare dai soldati dei generali Narsete e Belisario.

Secondo alcune fonti i morti furono 35.000.

L'ippodromo di Costantinopoli, com'era

Ecco la ricostruzione 3D dello stadio, effettuata dal sito www.byzantium1200.com (che ringrazio per l'autorizzazione alla pubblicazione)

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Il dettaglio della spina, con l'obelisco e la colonna serpentina.

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Il lato settentrionale dello stadio, dove si trovavano gli stalli di partenza, era sovrastato da una torre di oltre 20 metri, ornata da una spettacolare quadriga di bronzo (che oggi non si trova più a Istanbul... ne parlerò in un altro post).

L'ippodromo di Costantinopoli, com'è oggi

Oggi resta la spianata della piazza di Sultan Ahmet, racchiusa da un lato dalla Moschea Blu, dall'Università di Marmara in corrispondenza della curva e dagli edifici del palazzo reale a nord.

Davvero magnifici sono i resti dei monumenti che ornavano la spina.

L'obelisco egizio di Tutmosi III

Edificato in Egitto, intorno al 1500 a.C. per adornare il tempio di Karnak, venne posizionato qui dall'imperatore Teodosio I verso il 390 d.C., su di un dado di marmo con fregi a rilievo dove viene raffigurato lo stesso imperatore Teodosio con la sua corte e dignitari.

L'età dell'obelisco è di circa 3500 anni...

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La colonna serpentina

Detto anche tripode di bronzo, è alto circa 8 metri, composto da tre elementi di bronzo tortili a spirale, che terminavano con le teste di tre serpenti (oggi perdute, tranne un frammento conservato nel museo archeologico di Istanbul).

Venne innalzato nel santuario di Apollo a Delfi, per commemorare la vittoria di Platea contro i Persiani nel 479 a.C. e su di essa furono incisi i nomi delle 31 città greche che avevano partecipato alla battaglia.

Fra il 324 e il 337 sotto Costantino viene collocato nella spina dell’Ippodromo.

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La splendida colonna serpentina ha quasi 2500 anni, ed adornava il tempio dell'Oracolo di Delfi

"Il colosso", l'obelisco in muratura

Questo obelisco di pietra detto “il Colosso” venne forse eretto alla fine del IV secolo.

Nell’869 un terremoto fece crollare la pigna di bronzo che si trovava alla sommità.

Fra il 948 e il 959 venne restaurato dall'imperatore Costantino VII Porfirogenito (913-959) e dal figlio Romano II (959-963) con un rivestimento in lamine bronzee.

Anche "il colosso" si difende bene: 1700 anni

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Penso che sia davvero impressionante confrontarsi con la storia, sentire l'eco dei secoli, pensare a quante vite, gioie e tragedie si siano intrecciate in questi luoghi.

Dove:

Sultanahmet

Istanbul

Turchia

Per altri post sui bellissimi monumenti di Costantinopoli:

(C) 2021, testi e foto by Massimo Caliari

Le immagini renderizzate dello stadio su autorizzazione di www.byzantium1200.com