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Estate 2021, quarta tappa: MONTERIGGIONI

· Viaggi,Italia,Toscana,Monteriggioni,TourItalia2021

«[...] però che, come in su la cerchia tonda

Monteriggion di torri si corona,

così la proda che 'l pozzo circonda

torregiavan di mezza la persona

li orribili giganti, cui minaccia

Giove del cielo ancora quando tona»

(Dante Alighieri, Inferno canto XXXI, vv. 40-45)

Quante città hanno il privilegio di essere citate da Dante Alighieri nella sua Commedia?

Monteriggioni, borgo fortificato che sorge su una collina a 18 km da Siena, fa parte di questo ristretto club:  è citato nel XXXI canto dell'Inferno, quando Dante e Virgilio giungongo alla Malebolge, il confine tra l'ottavo ed il nono cerchio dell'inferno, dove sono puniti i fraudolenti.

I due poeti procedono in silenzio, nell'oscurità, quando all''improvviso sono sorpresi da un accordate suono di corno. Dante volge il suo sguardo verso il punto da cui proviene il suono e gli sembra di scorgere alte torri; chiede a Virgilio: «Maestro, di’, che terra è questa?». Virgilio allora, prendendo Dante per mano, gli rivela che ciò che vede non sono torri, ma i giganti, conficcati fino all’ombelico nel pozzo centrale di Malebolge. 

Dante paragona gli “orribili giganti” alle torri di Monteriggioni che si ergono maestose sulla sua cinta muraria.

Monteriggioni oggi

Monteriggioni sorge sulla cima del colle Monte Ala, ed il castello venne edificato nel 1213-14 dalla Repubblica di Siena, come avamposto di protezione della città e a controllo della Via Francigena, che passa proprio di lì.

Il nome deriva da "Montis Regis", che indica un territorio di proprietà regia, infatti sulla cima del colle sorgeva una antica fattoria Longobarda di proprietà regale.

La cinta muraria oggi è ancora perfettamente integra, con 11 torri perfettamente integre delle 15 originali. E' possibile visitare il camminamento di ronda delle mura.

Varcata la Porta Franca o Romea si accede al cuore del borgo, Piazza Roma, sul quale si affacciano ristoranti e locali tipici. 

Davvero un luogo incantato!

(C) 2021 testo, foto e video by Massimo Caliari