Il nostro viaggio attraverso l'Italia arriva alle ultime tappe, nel "tacco d'Italia".
Eccoci a Lecce, la bellissima città salentina che ha meritato il nome di "Firenze del Sud" per la sua iconica bellezza barocca.
Per me è difficile parlare di Lecce: dato che è la città natale della mia dolce metà, ho avuto negli anni la fortuna di visitarla innumerevoli volte, e quindi non è facile parlare di un luogo abituale, quasi scontato.
Ma riflettendoci, nel centro di Lecce tutto è davvero meraviglioso, a partire dal caldo color crema dei palazzi, costruiti in "pietra leccese", una pietra calcarea facilmente lavorabile che è stata la materia prima per tutte le costruzioni barocche.
Già, perché il barocco è lo stile dominante, che rende Lecce unica, ricercata, elegante: la "Firenze del Sud".
Il "barocco leccese" esplose nel 1600, durante la dominazione spagnola, forse proprio grazie alla facilità con cui si poteva lavorare la pietra lecce, il cui limite era solo la fantasia.
A partire dalle porte di accesso alla città, i palazzi patrizi, le chiese (il Duomo, Sant'Irene, Santa Croce, solo per citarne alcune), è tutto un tripudio di ricami, volute, statue, bassorilievi.
Ma Lecce non è solo barocco: le sue radici romane sono ben evidenti nell'anfiteatro e nel teatro romano, ricordo dei fasti dell'epoca imperiale.
L'origine di Lecce risale addirittura al II millennio a.C., in epoca messapica, ma la città di Lupiae crebbe e si consolidò con l'arrivo dei Romani, che conquistarono il salento nel III secolo a.C.
Lo stemma di Lecce richiama il nome romano in una duplice forma, una lupa ("Lupiae", tra l'altro simbolo anche di Roma) si riposa sotto un albero di leccio (una pianta comune nel salento).
Il blasone è riportato in un grande mosaico nella piazza principale della città, Piazza Sant'Oronzo, che prende il nome da Publio Oronzo, patrizio di epoca neroniana che si convertì al cristianesimo, e divenne il primo vescono e poi il primo martire della città.
Una imponente statua di Sant'Oronzo, in bronzo, si erge su un'alta colonna nella piazza: si tratta di una delle due colonne che indicavano il terminale della via Appia a Brindisi.
Queste sono soltanto poche pennellate per descrivere una città davvero stupenda, che regala scorci unici (mi vengono in mente: la chiesa bizantina dei Greci, il quartiere ebraico, il palazzo della Provincia, il parco Garibaldi...).
Lecce città magica, il Salento meraviglia che ti entra nell’anima.
(C) 2022, testo, foto e video by Massimo Caliari